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Giulia De Lellis - Quando l'influencer porta i followers in libreria

Copertina del libro di Giulia De Lellis

Le corna stanno bene su tutto, ma io stavo meglio senza ' è questo il titolo del libro di Giulia De Lellis, che al momento viene criticata da molti, nonostante stia scalando le classifiche dei libri più venduti.

Di certo fa strano vedere come qualcuno nato da un programma tv frivolo come 'Uomini e Donne' e poi diventata con il tempo influencer, conquistando i cuori da tante ragazzine e non solo, da un giorno all'altro diventa scrittrice, semplicemente condividendo parte della sua vita in uno libro, come se fosse un diario personale.

Forse è tra gli influencer meno ben visti, proprio per il modo in cui è nata in rete, ma d'altra parte bisogna darle un grandissimo merito.

E' riuscita a portare in libreria un target che forse non comprava e leggeva un libro da tantissimo tempo o che addirittura non ha mai sentito l'esigenza di farlo.

Di certo non si ritroveranno di fronte ad una lettura che possa arricchirli intellettualmente, ma di sicuro, come qualsiasi libro, riuscirà a far riscoprire il piacere della lettura e sopratutto li farà staccare un po' la mente da smartphone e social networks, che possono creare serie dipendenze.

Insomma, il libro di Giulia De Lellis verrà ricordato a lungo come il libro dell'influencer che è riuscita a portare i suoi followers in libreria.

In fondo, non è di certo il primo personaggio che nasce in rete e che scrive un libro, potrei postarvi ad esempio un elenco di youtuber che l'hanno fatto, ma di certo non hanno ottenuto il suo stesso successo.

E poi chi l'ha detto che un influencer non possa scrivere un libro? Se Rovazzi è riuscito a diventare un cantante, nonostante non sabbia cantare, allora possiamo non meravigliarci neanche in questo caso, ma al contrario, dovremmo apprezzare l'evolversi della carriera di Giulia De Lellis, che non sta di certo li ferma ai soliti eventi da discoteca, ma è passata direttamente agli eventi per la presentazione del suo libro.


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Instagram nasconde il numero di like

Instagram
Instagram nasconde i likes
Instagram continua con i suoi aggiornamenti e sopratutto continua con i suoi test ed ora è il turno del numero di likes.

In questi giorni molti profili su Instagram hanno notato questo aggiornamento che in realtà appunto è solo in fase di test, ecco perché buona parte dei profili ancora vede il numero di likes su ogni foto.

Ma perché Instagram sta pensando di eliminare la visualizzazione dei numeri di likes?

La risposta ufficiale è che Instagram vuole che gli utenti diano più attenzione alle foto e che quindi non vengano influenzati dal numero di likes.

In effetti è vero, spesso si guarda prima al numero di likes e poi alla foto e magari si tende addirittura ad ignorare foto splendide solo perché hanno pochi like.

Ma a mio avviso la vera motivazione è un'altra, credo sia semplicemente un modo per poter dare un freno al mercato che si è creato dietro Instagram.

Non mi riferisco di certo ad eventuali campagne marketing o ai contenuti brandizzati degli influencer, brand ambassadors ecc.

Ma mi riferisco a tutto ciò che gira intorno ai likes su Instagram, quindi ai bot e ai vari servizi di scambio o vendita likes.

Infatti spesso si punta il dito verso i cosiddetti 'Fake Influencers', che hanno almeno il 90 % di followers fake o acquistati, mentre s'ignora che c'è un bel mercato anche dietro all'acquisizione dei likes, quindi magari si potrebbe anche essere invogliati a mettere un like a foto con molti likes, che in realtà sono appunto like non genuini.

Su questa mia affermazione di certo molti storceranno il naso, sopratutto chi si occupa della crescita di profili Instagram basandosi proprio su tecniche che lasciano il tempo che trovano.

Perché a lungo andare un'agenzia che predilige grandi numeri anche se fake, capirà che questa strategia è sbagliata, perché non porta riscontri reali ai propri clienti e per riscontri reali mi riferisco ad entrate effettive, che magari avrebbero potuto ottenere spendendo molto meno, semplicemente investendo in qualche sponsorizzata su Instagram o puntando a dei micro influencers.

Ed infatti credo che sia proprio questo un altro motivo del voler nascondere il numero di likes, per incentivare le Instagram Adv e i contenuti brandizzati con reale riscontro e contrastare la parte non genuina dell'influencer marketing.

Ma torniamo ai profili scelti per questo test dei likes non visibili, tra quelli che gestisco, solo due hanno questa nuova visuale d'Instagram ed al posto del numero di likes o non si legge assolutamente nulla oppure si può leggere una piccola parte dei nomi dei profili che hanno messo i likes a quella determinata foto, ma questo solo se tra questi c'è almeno un like da parte di un profilo di cui siamo follower.

Tutto qui, per il resto non cambia null'altro, non ci resta che attendere la decisione ufficiale di Instagram, se toglierli definitivamente a tutti oppure no.

Leggi anche:
L'importanza di un profilo monotematico su Instagram
Come rendere più professionale un profilo Instagram
Come proteggere al meglio il proprio profilo Instagram
Instaram Stories, come fidelizzare i propri followers

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Chi sono i micro influencer e perché non vanno sottovalutati

micro-influencer
Ormai sui social networks tutto gira intorno ai numeri, infatti ci soni ancora troppi brand che scelgono i potenziali brand ambassador proprio basandosi sul numero di followers e commenti.

Non c'è nulla di più sbagliato, considerando il fatto che il 90% degli influencer con cifre da capogiro di followers, hanno sia followers acquistati, sia dovuti ai continui follow e unfollow, effettuati quasi sempre tramite bot automatici, mentre per i commenti ormai ci sono fin troppi gruppi creati apposta per scambiarli, spesso gestiti da chi si definisce esperto nella crescita di profili Instagram.

 Ecco perché voglio parlarvi dei micro influencer, perché sono proprio loro a poter fare la differenza in una campagna marketing portando dei concreti risultati.

I micro influencer riguardano profili che non hanno un gran numero di followers ma un ottimo engagement, ciò vuol dire che riescono a coinvolgere una buona parte dei propri followers, insomma hanno una sorta di piccola community molto attiva.

Ovviamente ogni micro influencer quasi sempre è specializzato in un determinato settore ed è proprio su questo che bisogna basarsi per trovare quelli che più possono essere utili per la propria campagna marketing.

 I micro influencer quasi sempre ignorano il buon potenziale che possono avere in una strategia marketing e a dire il vero a loro poco importa, perché non decidono di essere online per lavorare e sfruttare la loro potenziale influenza verso i loro followers.

Ecco perché se già incrociate qualcuno che si definisce 'micro influencer' state certi che ha già perso il suo essere spontaneo e disinteressato.

 Il fatto che si tratti di utenti comunque normali e non creators, non vuol dire che se vengono coinvolti in qualche campagna marketing non debbano ricevere un compenso, perché questo a prescindere li spingerebbe a fare di più.

Ma ovviamente non sono costosi quanto un influencer famoso, anche se, come scritto sopra, possono portare decisamente risultati migliori e concreti, che vanno al di là di soli likes e commenti, che lasciano il tempo che trovano.

Il micro influencer può essere ripagato anche con solo prodotti, buoni sconto, coupon o altri incentivi, come ad esempio la gratificazione di vedersi condiviso sulle pagine del brand.

A mio avviso il miglior modo è coinvolgere i micro influencer in campagne di lanci o test, ecco perché trovo molto validi alcune realtà che si occupano proprio di trovare tester come ad esempio trnd, perché tra i selezionati di certo ci sarà qualche micro influencer specializzato nel settore a cui si punta.

Come cercare da soli dei micro influencer? 

Non è semplice ma neanche impossibile, se ad esempio volete cercarli su Instagram, vi basta seguire gli hashtag che riguardano il vostro settore, controllare chi posta e notare chi tra loro ha più spontaneità ed engagement, quindi già se notate in bio il loro essere coinvolti nell'influencer marketing o notate che non c'è almeno il 70% di foto inerenti a quel determinato settore, potete passare avanti e cercare davvero chi fa al caso vostro oppure potete affidarvi a qualcuno specializzato in questo campo o che comunque ha tempo da impiegare in questa ricerca.

Vedrete che anche pochi micro influencer vi porteranno potenziali clienti senza l'aver investito troppo, quindi è una strategia perfetta se non avete molto budget per la vostra campagna.
Ovviamente il discorso cambia se il vostro obiettivo è scalare i motori di ricerca, perché in quel caso vi conviene puntare sul link building e quindi puntare ed investire su blog e siti del vostro settore.
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Come diventare un influencer

Ormai svolgere il lavoro d'Influencer tenta sempre più persone, perché nonostante molti storcono il naso nell'accostamento delle parole 'lavoro' e 'influencer', posso assicurarvi che non è una leggenda ma la pura verità, si può davvero essere influencer per professione.
Ovviamente non mi riferisco a chiunque si definisca tale perché ci sono davvero troppi 'sedicenti influencer' , sopratutto su Instagram, che in realtà non lo sono affatto e a dirla tutta non riescono ad influenzare neppure la propria famiglia.
Diciamo pure che una buona parte di questi magari dall'esterno e visti da occhi non esperti potrebbero davvero passare come veri Influencer, ma in realtà il loro successo è solo apparente perché dovuto a bot utilizzati per far crescere i profili e like, commenti e followers acquistati.
Insomma, non è tutto oro quello che luccica, sopratutto sui social networks, in poche parole qualsiasi brand si affidi a questi falsi influencer, otterrà solo una finta visibilità, senza alcun ritorno economico.
Ecco perché è importante fare le cose sul serio e non scegliere delle inutili scorciatoie per apparire come Influencer, perché Influencer si diventa e non è neanche così impossibile come potrebbe sembrare, alla fine sono tre le cose che possono portare al successo:

  • Crearsi una community affiatata online
  • Creare un piano editoriale
  • Restare sempre aggiornato

Ed ovviamente bisogna avere tanta pazienza e non bisogna mai dare nulla per scontato!
Anche se ad esempio lavorate principalmente online come la sottoscritta, non dovete mai fermarvi, ma cercare di apprendere sempre di più e per farlo esistono dei corsi online davvero validi.
Ma visto che hai aperto questo post perché t'interessa proprio diventare un influencer allora ti consiglio dei nuovissimi corsi davvero validi per raggiungere il tuo scopo, nati dalla collaborazione tra Buzzoole e l'università telematica Pegaso.
La Buzzoole Influencer Academy ha dato vita a ben dieci corsi ed è possibile partecipare a più corsi, anche perché più s'impara e più possibilità ci sono per far diventare il proprio sogna una realtà, nello specifico:

  • Diventare Fodieteller
  • Techteller: raccontare l’innovazione online 
  • Diventare Fashion Blogger
  • Digital Storytelling: le tecniche della narrazione
  • Comunicare con i video
  • Liberi professionisti nell’era dei social 
  • Comunicare con le immagini 
  • Social Advertising: sfruttare la pubblicità
  • Progettare il blog perfetto 
  • Social KPI: misurare per migliorarsi
I prezzi non sono per niente male, infatti esistono dei pacchetti che includono più corsi ed utilizzando il codice sconto BUZZPROMO1118 entro il 30 Novembre , avrete diritto ad uno sconto del 30%, per maggiori informazioni CLICCATE QUI .

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